20 GENNAIO 1539 ALL’EREMO DEI MARTIRI IN GRANADA – Nocent Angelo

1-GranadaGRANADA-CORREVA L’ANNO 1539…

20 Gennaio – Festa diSan Sebastiano martire – UNA DIVINA CHIAMATA IN MEZZO A UNA FOLLA

Granada Puerta Elvira

Porta Elvira

GIOVANNI CIDADE è un avventuriero mai in pace con se stesso e senza fissa dimora. Ha fatto di tutto nella vita, dal pastore al soldato, dallo spacca pietre al venditore ambulante di libri e immagini sacre, suo ultimo mestiere. E’ un buon uomo, generoso, altruista…ma sempre alla ricerca di cosa fare nella vita.

Ha patito il caldo, il freddo, le intemperie di ogni stagione e adesso il fardello dei libri e delle immagini sacre comincia a pesargli. Ormai quarantaquattrenne, sente il bisogno di fermarsi, di stabilirsi. Ma dove?

1-San Giovanni di Dio - puerta_granadas_gL’occasione gli si presenta e lui la coglie al volo: trova finalmente in Granada, e precisamente nei pressi di Porta Elvira, un buco in affitto e decide di piazzarvi la sua mercanzia e smettere il faticoso lavoro di AMBULANTE.
Adesso può dormire sonni tranquilli e ricavare finalmente quel tanto che basta per vivere, senza impiccarsi ogni giorno per sopravvivere. In Calle Elvira c’è molto movimento e la novità di quel bugigattolo, due metri per cinque, desta curiosità. Giovanni ci sa fare, è affettuoso, le sue parole convincono. Così riesce a piazzare la merce  e a ricavarne un utile. I giorni passano, il lavoro promette bene e Giovanni pensa di aver fatto finalmente una scelta indovinata per una sistemazione definitiva.

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Ma il bello che lui nemmeno vagamente sospetta deve ancora venire. Giovanni apprende dai suoi clienti che nei pressi di Granada, e precisamente all’Eremo dei Martiri è imminente la tradizionale festa in onore di SAN SEBASTIANO martire. E il 20 gennaio finalmente arriva. Non gli sembra vero: chiude baracca e burattini e decide di andare alla funzione. Il luogo è fuori città e la gente accorre da ogni parte. Non gli passa nemmeno per l’anticamera del cervello che la circostanza potrebbe essere un’ottima occasione per vendere libri e immagini. No, a cuor leggero, libero, sciolto, finalmente senza pesi e a passo spedito, va come ad un appuntamento importante che nessuno gli ha fissato.

San Giovanni di Dio - Eremo san SebastianoGiunto alla chiesa, si confonde tra la folla che preme da ogni parte e attende, silenzioso, che  inizi il panegirico tenuto da un oratote illustre che gode fama anche oltre i confini, certo Maestro GIOVANNI d’AVILA. C’è grande trepidazione. E finalmente il Maestro d’Avila sale sul pulpito.

1-San-SebastianoSan Giovanni d'AvilaL’ispirato predicatore, con il dito indica la suggestiva immagine di San Sebastiano, mentre dalla sua bocca escono pennellate di colore che trafiggono il cuore e raggiungono l’anima. Il martire è lì, sotto gli occhi di tutti: sembra vivo, non pare nemmeno soffrire, perché ha sulle labbra quella serenità che Dio dona agli eletti.

UN SALTO NELL’ANTICO TESTAMENTO

1-Elia profetaUn noto passo della Scrittura racconta l’incontro del profeta ELIA con Dio sul monte Oreb avvenuto non nel frastuono, ma nel silenzio e nella quiete:

  • “Ed ecco che il Signore passò.
  • Ci fu un vento impetuoso e gagliardo, da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento.
  • Dopo il vento un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
  • Dopo il terremoto un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco.
  • Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera.
  • Come l’udì Elia si coprì il volto con il mantello. Uscì e si fermò all’ingresso della caverna. Ed ecco venne a lui una voce che gli diceva: che cosa fai qui Elia? (1Re 19,11-13)

C’è una certa analogia con quanto sta per accadere a Giovanni Cidade che ormai ha raggiunto l’Eremo dei Martiri.

San Giovanni di Dio a35San Giovanni d’Avila, Dottore della Chiesa – Ogni volta che montava sul pulpito, accorrevano da ogni parte, moltitudini per ascoltarlo.

San Giovanni di DioImprovvisamente Giovanni sembra elettrizzarsi. Nel suo cuore si scatena una tempesta di fuoco. Gli si annebbia la vista. Gli sembra di essere finito in un tornado. Un vento impetuoso e gagliardo che sa di Pentecoste si abbatte su questa quercia che ha resistito alle guerre, alle intemperie, ai lavori forzati. E’ una roccia, ma gli tremano le gambe, come se gli franasse la terra sotto i piedi. Sembra, ma non è un terremoto.

San Giovanni di DioPoi sente un calore nel petto. E’ come un fuoco divoratore. Ansima come dopo una corsa di gara…Ma non sa cosa gli stia succedendo…

Poi progressivamente torna la calma. E la voce impetuosa dell’oratore a poco a poco scema fino a diventare un sussurro, il sussurro di una brezza leggera…E’ come se gli dicesse: “Che cosa fai qui Giovanni?”

Istintivamente cade in ginocchio, lì, sul pavimento. Lui non ha fatto nulla, non ha formulato richieste, non capisce…La gente, incantata, lo sguardo fisso sul pulpito, non s’accorge di nulla.

  • Ma l’iniziativa è di Dio che a Giovanni sta mostrando il suo VOLTO.
  • Il CIELO gli si svela.
  • La TRINITA’ gli apre le porte di casa sua.
  • E’ una RIVELAZIONE in atto, per bocca di un profeta dell’Andalusia, che si fa RIVOLUZIONE nella mente e nel cuore di un avventuriero portoghese, finito lì per caso, dopo un peregrinare di anni e mille peripezie.

san-giovanni-di-dio-in-ascolto-new-8-199x300Nell’ UDITORE Juan Cidade,

  • Dio si fa PAROLA,
  • ANNUNCIAZIONE,
  • IMPREVISTO.

L’aria gelida dell’inverno sembra surriscaldarsi per bocca del Salmista: Quanto gustose sono le tue parole: le sento più dolci del miele” (Sal 119, 113).

  • Il suo UDITO diviene il canale privilegiato per accogliere le confidenze di un Dio PARLANTE.
  • Le sue ORECCHIE si aprono, si dilatano fino a diventare CISTERNE di speranza e GRANAI di promesse: “Quello che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi” (1Giov 1, 3).

Il Sebastiano trafitto dalle lance è ICONA del suo CUORE colpito dai dardi infuocati della PAROLA che si trasforma in VISIONE.

  • Il DIRSI di Dio diventa il DARSI di Giovanni.
  • OCCHI che ascoltano,
  • ORECCHI che mangiano…
  • E’ LA CHIAMATA ! 
  • Dio si è fatto INTERCETTARE.
  • Giovanni ha INTERCETTATO il passaggio della GRAZIA, lo SPIRITO DI GESU’, la PENTECOSTE.

San-Giovanni-di-Dio-incoca-il-Misericordioso

Dopo la calma, una nuova tempesta. E’ la CRISI. Temperamento focoso, ha una reazione violenta, prova inquietudine, sensi di colpa per una vita sprecata…

 Misericordia, misericordia, misericordia…!

Da ora in poi, giorno dopo giorno, seguirà un decennio di miracoli, fino alla TRASFIGURAZIONE, avvenuta con la morte, l’8 Marzo 1550. Il primo miracolo, la CONVERSIONE, è già in atto. Ma lo porterà al manicomio per il secondo atto della Grazia. Infatti, con le sue esternazioni pubbliche, aveva suscitato in tutti il sospetto di aver perduto la ragione.

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Ciò che ha UDITO, Giovanni ce lo mostrerà con i GESTI della sua ardente carità. Ma l’oro grezzo ha ancora bisogno di passare attraverso il crogiolo del fuoco. E il Maestro d’Avila, ispirato, lo guiderà in questa nuova avventura dello spirito.

San Giovanni di Dio - La Nocetta